Il primo protocollo che ha impiegato la meditazione di consapevolezza all’interno di una cornice metodologica ben precisa e che ha dato sorprendenti risultati nella lotta alla riduzione dello stress e successivamente in svariati altri ambiti di applicazione.
Negli anni ottanta Jon Kabat-Zinn lo offre a gruppi di pazienti affetti da dolore cronico che non rispondono a nessun trattamento terapeutico, in una Clinica del Massachusetts.
Jon è un giovane biologo molecolare, figlio di un immunologo, Elvin Kabat e di una pittrice, Sally. Ha scoperto la meditazione frequentando le lezioni di diversi maestri zen, tra cui Thich Nhat Hanh e studiando all’Insight Meditation Society.
Il programma che offre mescola creativamente meditazione, HathaYoga e competenze scientifiche. Il risultato è straordinario: non solo i pazienti che frequentano i suoi gruppi imparano ad instaurare una relazione più funzionale con il dolore, ma questa capacità di attraversare armoniosamente la difficoltà, li aiuta a sbloccare la loro vitalità in tutti gli altri ambiti della vita: lavoro, famiglia, relazioni.
In più questi miglioramenti, grazie al robusto apparato di ricerca costruito dal biologo “meditante”, possono essere riconosciuti, misurati e studiati. La struttura di questa proposta di gruppo viene resa, in breve tempo, validata scientificamente e replicabile dai gruppi di ricercatori americani, ai quali Kabat-Zinn affida il compito di scoprire margini di efficacia, elementi funzionali, ambiti d’applicazione.
Attualmente questo programma è molto diffuso in tutto il mondo: utilizzato nel supporto a pazienti che soffrono, nell’ambito della prevenzione, a scuola, nei contesti di cura, a supporto delle forze dell’ordine, con la popolazione carceraria e in ogni contesto che abbia necessità di un valido strumento per la prevenzione dello stress.
In più le ricerche sulla mindfulness hanno dato una sferzata di energia alle attività di studio delle neuroscienze impegnate fino ad oggi a scoprire come le varie pratiche di meditazione proposte contribuiscano a creare benessere e, in alcuni casi, a favorire la guarigione.